
Insomma, se mi sto sfogando non mi va di sentirmi attaccare anche da te no?
E' infantile, lo so, ma quando sai di avere ragione urta i nervi.... ecco... stavo divagando.
Diciamo che questa sarà un recensfogo, ok?
Dicevo: se una cosa fa male, la si scrive, se va bene, si urla al mondo intero attraverso quattro righe striminzite piene di "Gyaaaaaaah!" sapete, gli urletti teatrali... beh, quando ho visto Angeli e Demoni quegli urletti me li sono ingoiata e e il mio sorriso a trentadue denti è mutato in un muso da carlino deluso.

Quando ci si appresta a vedere la trasposizione cinematografica di un qualunque cosa, per prima cosa bisogna armarsi di padella. E non per i pop corn o per qualsiasi snack da sgranocchiare inebetiti davanti allo schermo. Anche un corpo contundente andrebbe bene. Il secondo passo prevede il darsi suddetto corpo contundente sul cranio, per stordirsi e dimenticare ciò che si è letto in precedenza. Compiuto questo passo, si può accendere la televisione o andare al cinema o quello che vi pare. La storia che si vedrà presenterà ovviamente delle differenze dall'originale, ci mancherebbe. Insomma, Angeli e Demoni è un romanzo di 500 pagine circa, forse un po' meno, ma siamo lì. Non si può pretendere che ci stia tutto e bene. Ma, almeno per me che ho adorato il libro e l'ho letto in pochissimi giorni, poiché una pagina tirava l'altra, nel film hanno fatto scempio di cose che potevano anche lasciare. Hanno sfoltito scene e personaggi e lasciato i restanti privi del loro endoscheletro, del loro bagaglio d'esperienze di vita. Insomma, era davvero così importante eliminare il personaggio di Leonardo Vetra sostituendolo con questo Silvano? Questo innocente taglio ha privato la morte dell'uomo della sua drammaticità. Un amico è diverso dall'uomo che ti ha cresciuto, che ti ha appassionato con la scienza e ti ha reso la donna che sei. Parliamo di Kohler? Probabilmente la sua assenza non influisce più di tanto, ma aggiunge un sospettato in più alla folta rosa di papabili omicidi. E l'Assassino? No comment. Non so cosa passasse in testa a chi ha deciso per il cambiamento, ma ritrovarmi un ometto mingherlino al posto di un omaccione mi ha fatto storcere il naso. E, per ultima cosa: lui. Il camerlengo. Lui non è figlio adottivo del papa. Lui è suo figlio, cresciuto con una mentalità conservatrice senza sapere ciò che suo padre ha fatto per lui, ciò che sua madre ha fatto per lui. Nel film è semplicemente un uomo estremamente conservatore. Del suo trauma profondo non v'è traccia. Del suo comprendere i propri errori e del suo sacrificio al termine del romanzo non v'è traccia. Patrick McKenna si suicida per l'essere stato smascherato.
E basta?
Ecco... io a quel punto devo essere collassata definitivamente. E il tentativo di salvare la sua chiesa da ciò che lui stesso aveva fatto? La voce della madre? No, seriamente, io nel libro ho trovato il caro camerlengo Carlo Ventresca (ma perché hanno cambiato il nome?! o.o) un personaggio molto profondo, o meglio, confuso. Il suo non era solo estremismo, c'era un tormento di fondo a renderlo mandante di quegli omicidi, a fargli smarrire la via. Sono quelle cose che quando le leggi ti esaltano e poi restano chiuse dentro un libro, perché per il mercato cinematografico sono sostituibili. Insomma, bisogna adattare, rendere tutto il solito filmetto godibile e basta, senza nient'altro. Se guardavo Criminal Minds ne sarei stata gratificata maggiormente.
E poi vai a dirlo a qualcuno e pensano che sei la solita incontentabile.
Forse.
Però odio gli stravolgimenti specie se immotivati e se ci sono motivazioni, beh, ditemelo voi, perché io vedo solo risparmio di tempo e soldi. Non che il cambio di un nome porti via soldi, quindi questo non me lo spiego. E, insomma, vi lascio al termine di questo sfogo criticoso, sperando di poter scrivere qualcos'altro. Magari per il prossimo post cerco di essere meno carlino e più positiva. Ho già in mente un libro su cui scrivere e quello mi è assai piaciuto, quindi magari il prossimo post sarà tutto un insieme di disarticolati "GYAAAAAAAAH!!"
Proprio non mi riesce di essere seria e professionale...
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